Giunto al termine il primo progetto del Cluster Nazionale Tecnologie per gli Ambienti finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Sviluppata una piattaforma e realizzati spazi virtuali a supporto della progettazione degli ambienti di vita

Milano – Oggi case e ambienti di lavoro si stanno riempendo di oggetti intelligenti e connessi tra loro. Ma rispondono davvero alle esigenze e ai bisogni degli utenti? Il progetto Design For All ha cercato di colmare questo divario sviluppando soluzioni tecnologicamente avanzate che permettessero di rispondere alle esigenze delle persone, ridisegnando i loro ambienti di vita in modo da garantirne inclusione, sicurezza, benessere e comfort. Il mercato inoltre è in forte crescita: si prevede che la domanda per sistemi integrati di nuova generazione raggiungerà 85 miliardi di dollari entro il 2021.
Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) è durato 3 anni e mezzo e si è concluso nel dicembre del 2016 coinvolgendo 10 partner tra cui 4 organismi di ricerca (CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Auxologico Italiano, Politecnico di Milano e Università Politecnica delle Marche) e 5 imprese di diversa dimensione (AB Medica Spa, Calearo Antenne Spa, Laboratorio Idee Srl, Logical System Srl, Teorema Engineering Srl) e il supporto di Fondazione Politecnico di Milano, UniverLecco e Formawork.
Sfruttando le potenzialità offerte dalle tecnologie del web semantico, “Design For All” è riuscito a creare un framework di abitazione adatto a tutti i tipi di utenti, compresi anziani e disabili: si è cercato infatti di creare un ambiente domotico dotato di soluzioni tecnologiche in grado di adattarsi alle loro necessità. Anche le interfacce rispecchiano i bisogni dell’utente, adattandosi alle loro esigenze: da quelle progettate per consentire all’utente di interagire con i dispositivi domotici a quelle che hanno come utente primario il medico che aiuta ad impostare le caratteristiche in base ai bisogni dei suoi pazienti.
La cucina domotica
La cucina è l’ambiente con maggiore densità di dispositivi tecnologici. Tramite l’uso di un tablet il soggetto può coordinare i dispositivi per la conservazione e la preparazione del cibo, oppure può selezionare programmi di cottura predefiniti adatti a riscaldare o cuocere i vari alimenti. Su ogni pensile è presente un display che include la lista di item che si aggiorna automaticamente quando vengono consumate. Grazie all’utilizzo di sensori, i fornelli si spengono automaticamente al termine della cottura in caso di mancato spegnimento manuale. Con un’apposita app del tablet è inoltre possibile creare una tabella personalizzata dei pasti della settimana, ricordando agli utenti più fragili quando consumare i pasti, cosa occorre per prepararli e guidandoli nella preparazione.
“I dispositivi e sensori odierni reagiscono alla presenza di un utente ad esempio accendendo la luce, ma lo fanno anche se quell’utente è non vedente. Quindi non rispondo alle reali esigenze delle persone – Con D4ALL abbiamo voluto creare interfacce intelligenti che si adattino davvero ai bisogni dell’uomo. Il risultato è una Smart Home in grado di comprendere gli utenti caratterizzati da disabilità e di proporre per loro soluzioni tecnologiche per facilitare le loro attività di vita quotidiana”.
Marco Sacco, Coordinatore scientifico del progetto e Ricercatore CNR.
La riconfigurazione di ambienti
D4ALL ha dato anche una risposta significativa ad alcuni problemi che caratterizzano la vita quotidiana dei soggetti più fragili. Tra questi, la possibilità di riconfigurare un ambiente domestico inserendo al suo interno elettrodomestici e sensori in grado di supportare la persona in modo attivo durante le principali attività della vita quotidiana.
La riconfigurazione può essere condotta da un designer insieme all’utente finale e si avvale di meccanismi di intelligenza artificiale in grado di identificare le migliori opzioni di elettrodomestici (in termini di funzionalità specifiche) per le persone.
Formazione specifica per i tecnici del futuro
Il progetto prevede anche un periodo di 2000 ore di formazione e 800 ore di tirocinio che si è svolto presso le sedi dei partner (per maggiori informazioni: Corso D4ALL).
Pubblicazioni collegate:
- Spoladore, D. (2017). Ontology-Based Decision Support Systems for Health Data Management to Support Collaboration in Ambient Assisted Living and Work Reintegration. In: Camarinha-Matos, L., Afsarmanesh, H., Fornasiero, R. (eds) Collaboration in a Data-Rich World. PRO-VE 2017. IFIP Advances in Information and Communication Technology, vol 506. Springer, Cham. https://doi.org/10.1007/978-3-319-65151-4_32
- Spoladore, D., Arlati, S., & Sacco, M. (2017). Semantic and virtual reality-enhanced configuration of domestic environments: the smart home simulator. Mobile Information Systems, 2017.
- Spoladore, D., & Sacco, M. (2018). Semantic and dweller-based decision support system for the reconfiguration of domestic environments: RecAAL. Electronics, 7(9), 179.
- Design for All (D4AAL) ontologies (zip file, .owl format)